30 aprile – Luna Piena in Scorpione – COSA PUOI RICEVERE E COSA PUOI DONARE

SI forma alle 2:57 del 30 aprile 2018. Sentiamo la sua influenza 5 giorni prima fino a 2 dopo.

Ci fa scoprire cosa possiamo dare al mondo come frutto nato da noi  e cosa possiamo ricevere dal mondo senza fatica.  E’ la Luna della Ricchezza.

La luna in scorpione serve a trasformare i vecchi schemi che hanno condizionato fino ad oggi. Vuole farci mollare col passato sottomesso alla vita e darci un nuovo potere personale. Si tratta principalmente di programmi interiori legati al denaro, il lavoro, al cibo, alla produttività, al dovere. a tutto quello che riguarda l’impossibilità di godersi pienamente la vita nella prosperità e nel riposo.. E’ arrivata la possibilità di lasciare andare questo schiavo che fatica nella vita per produrre, per accumulare, per assicurarsi il pane quotidiano. Appartengono al lui tutta una serie di insicurezze, nata in un passato vicino o lontano, derivanti da antiche perdite, carestie, prigionie, lavori forzati ecc..

Finora abbiamo agito in un certo modo, abbiamo faticato o siamo stati improduttivi: abbiamo seguito una modalità che è arrivato il momento di resettare. Ora possiamo decidere di rivoluzionare il rapporto col fare e col ricevere  andando a liberarci dalla prigione che ci rende schiavi. Tutti i programmi che agiscono in noi sono basati su emozioni nascoste che ci condizionano e ci fanno agire. Paura della scarsità, insicurezza, mancanza di autostima senso del dovere, paura di concederci la di godere la vita, ecc sono nascosti in noie ci manovrano. Dobbiamo amare queste paure, accoglierle totalmente. E’ la luna piena in scorpione che vuole farle riemergerle anche attraverso eventi o persone che attraiamo. Lo scorpione significa rinascita, significa che la vecchia maschera ha finito il suo tempo e la verità interiore può riemergere dall’ombra in cui era relegata. Andiamola a vedere e ad accettare e mandiamo amore a queste parti di noi che hanno sofferto nel passato di questa vita o delle precedenti.  Bisogna prima riconoscere gli attaccamenti  che abbiamo al vecchio sistema di sforzi, di fatiche, di inattività, di alimentazione, al rapporto col denaro. Possiamo riconoscere e guarire il rapporto coi soldi andando a contattare le radici della paura di non ricevere, di perdere, di non essere nutriti e sostenuti dalla madre terra.  Abbiamo paura di mollare le schema che per lunghi periodi storici ci ha assicurato la sopravvivenza.

C’è anche un metabolismo vecchio che ha terminato il suo corso. Se devo faticare tutto il giorno avrò bisogno di un apporto alimentare diverso da quello di chi si gode e si rilassa nella vita. Ci possono essere stati rigidità, allontanamento dall’istinto. Anche il corpo sta cambiando, la nostra fame può cambiare, ci possono essere state insicurezze economiche in questi giorni, paura di non farcela, stanchezza, accumulo, insaziabilità ecc.. Queste tematiche fanno emergere, se ci sono, i blocchi che sono pronti per la mutazione. E’ come se siamo rinchiusi nel bozzolo e possiamo rinascere con una nuova forma, tutta diversa. Possiamo mollare la pelle vecchia. Molte cose non sopportiamo più, principalmente il controllo. L’energia vecchia era basata sulla scarsità.  La natura è fatta in modo che ogni sua parte produca spontaneamente doni e nutrimento per tutte le altre, senza sforzo, senza privazione, senza allontanare nessuno dal suo scopo produttivo innato. La nostra anima è qui per ricevere  senza fatica. L’ego vuole continuare a faticare, è attaccato al vecchio modello che ha risolto il problema in passato. Bisogna trasmutare l’ego povero utilizzando il cuore:  amandolo senza giudizio entriamo nel mondo dell’anima.

Nel passato dell’umanità ci sono state situazioni reali, in cui , per sopravvivere bisognava agire da schiavi, lavorare fino allo stremo, accumulare materialmente, nel corpo, sottomessi alla situazione di mancanza e povertà. Ci siamo allontanati dalla madre terra, abbiamo operato col sudore. Tutto era perfetto,  adesso i frutti sono a nostra disposizione. Chi ne godrà sarà colui che ora rinasce, il vecchio personaggio povero non lo saprà mai fare. I frutti sono stati creati  per la nostra anima, per il ricco che siamo destinati ad essere.

Il passo da fare è perdonare il senso di ingiustizia per un mondo che costringe a lavorare, perché è solo la prima parte dell’evoluzione che lo prevede: serviva ad acquisire un coscienza duale, separata dalla madre terra,era l’uscita dal giardino dell’eden, obbligatoria per divenire umani. Ora passiamo alla fase due, quella della gioia di vivere e del lavoro connesso alle tue passioni e alla tua essenza che non prevede fatica ma è sostenuto dall’universo e alimentato dall’universo.

Possiamo scoprire la nostra vera creatività, il talento istintivo, la capacità di aprirci al ricevere che abbiamo bloccato a causa dell dovere fare tutto da soli. Ognuno è un dono per gli altri e per noi. Accettiamo il dono che ci sta arrivando, che forse non riusciamo a vedere e lo scambiamo per un pericolo, è un dono di cui abbiamo tanta paura. Ci sta arrivando gratis e ci vuole alleggerire la vita, ci vuole dare abbondanza e produttività. Siamo fatti per creare e per ricevere, lasciando le paure e i giudizi che ci squilibrano in entrambi i sensi.

Ora guardiamole in faccia, amiamole, e godiamoci totalmente la nostra opera e quella degli altri.

Alessandro Pandolfi – Astrologia Quantistica®

 

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