Eclissi di sole – 21 agosto 2017

Si forma alle 20:30 di lunedi 21 agosto. E’ in leone.

Anche stavolta riproporrò una espressione tecnica ed esoterica dei contenuti, soprattutto in relazione ai tanti messaggi virali che circolano in rete su proposte di strane meditazioni collettive e altri rituali ad hoc per l’occasione…

In antichità le eclissi erano temute, portavano “sfortuna”. Era vero. Ora invece è vero il contrario: servono a portare grandi cambiamenti per chi è in piena evoluzione o meglio, come vedremo tra breve, nella fase di “ascensione” …

Avete ricevuto dei messaggi sulle pratiche da fare? Sentite il vostro cuore, fate solo quello che vi piace fare per voi stessi, che vi fa stare bene… nel senso di sentirvi meglio personalmente, senza pensare a quello che riceveranno gli altri (farlo non è un reato…).

Quando arriva un eclissi significa che per un “pezzo” di karma collettivo è giunto il momento di entrare in azione. Quando il karma entra in azione le soluzioni sono solo due: o viene trasmutato, o viene alimentato. Il tipo di karma con cui abbiamo a che fare durante una eclissi è quello del segno in si trova il nodo lunare sud (detto esotericamente  “cauda draconis”, la coda del drago): in questo caso acquario.

L’acquario è il segno opposto al leone per definizione: nel leone si trova la lunazione interessata e, per ragioni astronomiche, anche il nodo lunare nord (“caput draconis”, la testa del drago), che indica il dharma, la soluzione alchemica dell’eclissi.

Nodo sud in acquario equivale ad un karma di spersonalizzazione collettiva, di identificazione nel gruppo o nella comunità, al bisogno di identificazione nell’insieme di individui, di appartenenza a qualcosa che ci rende connessi uno con l’altro. Tale forza deve essere interpretata in modo corretto,  non cpnfuso con il sentimento di amore e di fusione cosmica a cui l’anima umana tende come scopo finale del suo percorso incarnatorio. L’evoluzione in astrologia quantistica prevede due periodi: la caduta, la fase iniziale in cui ci separiamo dalla fusione globale e acquisiamo man mano una identità ed una centratura autonoma, e l’ascensione, durante la quale, grazie all’individualità faticosamente conquistata, si ritorna nel tutto-uno primordiale, ma senza perdere l’autocoscienza, senza ricadere nella coscienza animale ancestrale e priva di “io”.

Il leone è il segno della conquista del vero io, della centratura totale: tutto il mondo deve girare intorno a lui, ecco lo scopo del leone, sentire l’unicità,  essere speciale e diverso, individuale e irripetibile. Qualora così non fosse comparirà in lui il bisogno di egoicità, di brillare rispetto agli altri, di essere migliore, di avere sudditi che riconoscano la sua regalità. Tale tendenza viene spesso mostrata col bisogno di attenzione degli altri oppure, in rari casi si manifesta con l’offuscamento, con la mancanza totale di identità. La realtà è che ognuno di noi vive in un  regno esclusivamente suo, in cui tutto è creato intorno a lui,  esiste solo per lui: l’universo quantico funziona solo in relazione all’individuo che ne fa esperienza. Numerosi esperimenti scientifici hanno dimostrato che non può esistere un mondo fisico senza un essere che ne fa esperienza diretta. Il mondo stesso si plasma materialmente intorno a noi.

Passo 1 = creare il centro; passo 2 = fusione con gli altri.

Se cerchiamo la liberazione attraverso qualcosa che viene dall’esterno non abbiamo capito. Se pensiamo a salvare il mondo quando ancora non abbiamo l’amore in noi stessi non abbiamo capito. Leone significa diventare creatori della propria realtà: tutto è una nostra emanazione, non esiste altro la fuori se non noi stessi. Dobbiamo esistere solo noi, dobbiamo creare l’ UNO nel nostro cuore. L’amore per noi stessi equivale all’amore per gli altri, le due cose possono solo andare di pari passo (“ama il prossimo tuo come te stesso”).

Possiamo sentirci integrati nel mondo solo se abbiamo capito che esso è congeniato come espressione nel nostro percorso di vita. Tutto è architettato per realizzare la vita che vogliamo davvero: la si raggiunge come conquista evolutiva, sciogliendo i nodi che abbiamo costruito durante il periodo della “caduta”. Tali blocchi sono leggibili sulla carta natale quantica, insieme all’obbiettivo prefisso dall’anima. Chi vuole conoscerlo mi contatti, lo faccio di lavoro, praticamente non faccio altro nella vita se non indirizzare le anime che si trovano all’inizio della fase di ascensione: anime spaesate, in totale confusione di fronte ad un bisogno assoluto di cambiare. Cambiare verso una nuova vita che non possono conoscere per definizione.

L’eclissi in leone ci mette di fronte due piatti:

1- Il karma. Il bisogno acquariano di fare il bene del mondo, di mandargli amore, di essere tutti uno, di connetterci l’un l’altro con meditazioni fantomatiche o altri effetti speciali. Dietro il kharma ci sono forze antievolutive per la fase di ascensione o evolutive della fase di caduta (tutto dipende in che fase siamo noi in questo momento di vita!!!). In ogni caso si tratta sempre di energie collegabili a paure e ad altre emozioni negative. Abbiamo paura di non essere nessuno senza gli altri, di sentirci persi senza collegamento, di non sentirci integrati nel mondo e non funzionali ad esso e a noi stessi: senza ruolo non siamo nulla, vuoto, niente. Siamo interiormente imperfetti e malati e vogliamo recuperare guarendo e cambiando un mondo visto come malato e imperfetto. Ci sentiamo in gabbia proprio perchè schiavi di questa connessione illusoria e vorremmo che qualcuno ci liberi: aspettiamo la massa critica, gli alieni, i maestri ascesi ecc (con tutto il rispetto per i grandi illuminati del passato, ci mancherebbe!!)

2-Il Dharma. Noi siamo l’”Uno”. Tutto gira intorno a noi ed è creato da noi. Gli altri sono una nostra emanazione e possiamo sentire l’unione col tutto solo in virtù del nostro cuore aperto. Il cuore aperto è l’amore che proviamo a prescindere, senza un perchè: è rivolto a noi e contemporaneamente al tutto, che siamo noi. Per aprire il cuore bisogna riconoscere quanto siamo malati e imperfetti proprio perchè attualmente in transito nella fase evolutiva in cui queste caratteristiche sono imprescindibili. Ci dovevamo scollegare dall’uno, è stato obbligatorio ammalarci di “separazione”. Dobbiamo guarire solo noi stessi, il nostro corpo, i nostri “chakra”, le nostre emozioni. Solo con la guarigione e la trasmutazione possiamo essere liberi di vivere fuori dal sistema imprigionante e uniti a tutte le cose e a tutti gli esseri. Significa sciogliere i blocchi e i nodi karmici, trasformarci nell’eroe dei nostri sogni e vivere la vita che abbiamo sempre desiderato. Dobbiamo cambiare la nostra vita, il nostro mondo, il nostro modo di sentire le cose. Il mondo cambierà di conseguenza, ma dobbiamo esistere prima noi, solo noi. Baci leoni.

 

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